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giovedì 14 luglio 2011

Dovatu, altro articolo interessante sullo storico SI

http://www.dovatu.it/news/ok-tecnico-per-il-progetto-pontebba-pramollo

Buone nuove

Buone notizie per tutti i sostenitori del Progetto Pramollo: la commissione regionale ha dato il fatidico e tanto atteso SI. 
Questo vuol dire che il progetto presentato d Doppelmayr "tecnicamente" risponde ai requisiti di pubblico interesse, ora manca il suggello della Giunta Tondo che auspichiamo agisca con buon senso e non ribalti un giudizio favorevole che avrebbe ripercussioni positive per tutto il turismo regionale.

A presto
Gianpaolo Pollano


lunedì 20 giugno 2011

Comunicazioni di servizio

Un caro saluto a tutti i sostenitori del Progetto Pramollo,
Siamo arrivati ad un punto in cui sono doverosi degli aggiornamenti: molti si stanno chiedendo a che punto sono i lavori della Commissione regionale, visto che l'assessore Riccardi, in risposta ad una interrogazione del consigliere Baritussio, aveva posto come termine del lavori il 31 maggio. Il termine è passato ma non invano: molti si ricorderanno che dalle parole dell'assesore, mancava un'ultima cosa per rendere il progetto idoneo e cioè le famose garanzie finanziarie, bene le garanzie sono arrivate per mezzo di Doppelmayr, che ha assecondato le richieste della Regione presentendo quello che era considerato il tassello mancante di questo ormai estenuante iter.
Le cose dunque prendono una piega positiva! (meglio un SI in ritardo che un NO nei termini, vero?)
A presto,
P.S. Vi terrò aggiornati sulle novità che spero arrivino tante e positive.

Gianpaolo Pollano

sabato 18 giugno 2011

Presentazione del Progetto Pramollo 15 di 20

Presentazione del Progetto Pramollo 14 di 20

Presentazione del Progetto Pramollo 13 di 20

Presentazione del Progetto Pramollo 12 di 20

Presentazione del Progetto Pramollo 11 di 20

Presentazione del Progetto Pramollo 10 di 20

Presentazione del Progetto Pramollo 9 di 20

Presentazione del Progetto Pramollo 8 di 20

Presentazione del Progetto Pramollo 5 di 20

Presentazione del Progetto Pramollo 6 di 20

Presentazione del Progetto Pramollo 4 di 20

Presentazione del Progetto Pramollo 3 di 20

Presentazione del Progetto Pramollo 2 di 20

Presentazione del Progetto Pramollo 1 di 20

martedì 24 maggio 2011

Incontro 25 maggio in Sala Ajace ore 18

Carissimi sostenitori del Progetto Pramollo,
Il Comune di Pontebba e il Comitato per lo sviluppo della Val Canale e del Canal del Ferro sono riusciti ad ottenere la Sala Ajace di Udine per poter presentare il Progetto Pramollo. Sono certo che molti di voi vorranno partecipare per potersi togliere ogni dubbio a riguardo e per sentire a che punto siamo arrivati di questa (troppo!!) lunga vicenda.
Oltre al Comitato, al Comune di Pontebba e naturalmente gli amministratori provinciali e regionali che vorranno essere presenti,  interverrà anche un rappresentante di Doppelmayr ( l'azienda che ha eseguito il progetto). Un'ottima occasione dunque per poter sentire dalle "fonti primarie" tutto ciò che vogliamo sapere su questo argomento che ci sta appassionando! E' importante essere in molti e dimostrare che siamo riusciti a riempire la sala, per questo venite numerosi e passate parola!!!

Se qualcuno non sapesse dov'è sala Ajace la può trovare cliccando qua

Grazie

Il Comitato per lo sviluppo della Valcanale e del Canal del Ferro

lunedì 23 maggio 2011

Il Progetto Pramollo in sintesi

CHE COS'E' IL “PROGETTO PRAMOLLO”


Il progetto prevede la realizzazione di: 
  • un impianto funiviario (cabinovia) in tre tratte, con partenza da Pontebba e arrivo sulla cima del Monte Madrizze;:
  • 10 km di piste sciabili in territorio italiano (fino alla stazione inferiore) e relativi impianti di innevamento;
  • parcheggi a valle e presso la stazione intermedia;
  • ricettività per circa 600 posti letto e strutture commerciali e di servizio a fondo valle.
L'idea di un impianto di risalita che collegasse Pontebba al Passo Pramollo e dunque al fiorente polo sciistico austriaco di Nassfeld, risale agli anni '60, da allora si sono susseguite nel tempo svariate versioni dell'impianto e altrettanti progetti tutti arenatisi per i motivi più vari. L'attuale versione del Progetto Pramollo nasce in seguito ad un bando regionale di finanza di progetto (project financing) pubblicato sul BUR n°4 del 28/01/2009 in risposta del quale fu presentata la sola proposta di Doppelmayr Spa. La Regione FVG nomina dunque una commissione tecnica col compito di valutare la pubblica utilità del progetto. La commissione, al recepimento della proposta di Doppelmayr esprime subito delle perplessità riguardanti dei punti ritenuti critici (il più importante dei quali a proposito della possibilità di ricavare un numero sufficiente di parcheggi nei pressi della partenza dell'impianto), le criticità vengono via via risolte anche con la collaborazione del Comune di Pontebba e ora si attende l'esito dei lavori della commissione.

PERCHE' NASCE IL COMITATO

La decisione se dare il via all'opera o meno spetta alla Regione FVG la quale dovrebbe finanziare una parte (circa il 58%) del progetto ed è però subordinata alla dichiarazione della pubblica utilità dell'impianto che compete alla commissione tecnica regionale che sta valutando il progetto.
Il Comitato per lo sviluppo della Valcanale e del Canal del Ferro nasce per dare voce a quella parte della popolazione della Regione che crede nell'utilità dell'impianto e addirittura lo considera uno strumento essenziale per la sopravvivenza del territorio della Valcanale e del Canal del Ferro. Fin'ora sono state raccolte circa 3000 firme di sostenitori e sono stati incassati i pareri favorevoli delle tre maggiori sigle sindacali.

QUANTO COSTA IL PROGETTO
  • Il finanziamento si compone di una parte pubblica ed una parte parte privata;
  • Gli oneri a carico della nostra Regione sono di complessivi 44,1 mln € sul totale di 76 mln €;
  • La Regione affronterebbe l'impegno finanziario con mutuo, con cassa depositi e prestiti per € 3,5 mln annui;
  • A fronte di tale onere la Regione FVG potrà contare sulle entrate tributarie derivanti dall'investimento: circa 10 mln € solo di IVA a cui vanno aggiunte anche IRPEF E IRES.

LA SITUAZIONE NEL VERSANTE AUSTRIACO

COS'HA PORTATO LA “MILLENIUM EXPRESS”

Per la fortuna di chi si interrogasse sull'utilità dell'opera c'è lo strumento ed è rappresentato dall'impianto “Millenium Express” che collega l'abitato di Tröpolach con la cima del Monte Madrizze: un impianto analogo a quello che dovrebbe partire da Pontebba, che ha aumentato e cambiato il turismo nel fondo valle austriaco.
Per rendersene conto sarà sufficiente guardare il grafico a fianco: si nota subito che la messa in opera della “Millenium Express” ha portato un raddoppio delle presenze totali ma influenzando solo la componente stanziale che è passata da circa 118000 presenze di 10 anni fa alle 550000 di oggi. Il turista stanziale è importante perchè meno sensibile alle condizioni meteo in quanto è già presente sul territorio e l’eventuale non fruizione degli impianti per condizioni meteo avverse non incide sul fatturato degli impianti stessi.
In queste giornate vengono ricercate dai turisti attrazioni prevalentemente volte allo shopping con evidenti ricadute sull'economia locale.
Se poi si considera che il costo per lo Skipass del turista stanziale rappresenta il 15-20% della spesa della vacanza ed il resto rimane sul territorio, ne risulta che la nostra Regione con le sue strutture risulta particolarmente avvantaggiata. Il fondovalle austriaco è saturo, quanto a capienza ricettiva, per un raggio di circa circa 40 km dalla partenza dell'impianto (da Kötschach Mauthen a Villach), quindi è lecito aspettarsi che con il futuro impianto dal versante italiano le ricadute sul fondo valle siano importanti.

GESTIONE ATTUALE IMPIANTO RISALITA MILLENIUM EXPRESS

Stagione Invernale 8,30 - 17,30
Stagione estiva 8,30 - 16,45
Durante la stagione invernale è attivo uno “Skibus” simile ad un autobus di linea urbana che esegue il tragitto riportato di fianco, l'immagine da anche un'idea dell'ampiezza della zona interessata dalla presenza dei turisti del Passo Pramollo.



LE POSSIBILI RICADUTE SUL VERSANTE ITALIANO

SKI PASS “ALPE ADRIA” NASSFELD + PROMOTUR
Analogamente a quanto già accade nella Valle del Gail verrà Istituito un servizio di Skibus, già sperimentato sul percorso Kötschach Mauthen – Tröpolach – Villach, che sta dando ottimi risultati.
Il servizio sarà organizzato in due tragitti
  • Pontebba - Tarvisio - Sella Nevea - Pontebba (cadenza di tipo bus urbano);
  • Pontebba – Ravascletto (quattro corse giornaliere).
Lo scopo è quello di offrire un servizio più completo ai turisti stanziali per poter usufruire meglio dell’offerta turistica, in quanto negli ultimi anni il turista stesso è più interessato a visitare più scenari e comprensori durante una vacanza.
Tale attività incrementa le visite giornaliere sulle piste presenti in Regione.

MARKETING E COMMERCIALIZZAZIONE DEL COMPRENSORIO PRAMOLLO/NASSFELD - PONTEBBA
Sarebbe l'unico comprensorio a permettere di sciare in 3 nazioni (Italia - Austria e Slovenia), così sommando le piste dei poli coinvolti, si creerebbe il 4° comprensorio in Italia diventando una straordinaria e completa offerta turistica: Nassfeld conta in questo momento 110 km di piste e già ora si colloca tra i top 10 dell’Austria.
Con questo collegamento strutturato si sommeranno i km di piste arrivando a un totale di 200 km.
L’offerta turistica invernale può incrementare anche il turismo estivo nelle nostre zone balneari, in quanto gli utenti stanziali provengono da aree prive di bacino turistico marino estivo.

POTENZIALI UTENTI PENDOLARI
Da indagini di mercato risultano essere circa 250000.

STRUTTURE RICETTIVE
Tutti gli interventi di costruzione delle strutture ricettive o turistiche sono legate al recupero di costruzioni fatiscenti presenti nel capoluogo, come caserme, aree scalo ferroviario, vecchi alberghi in disuso, scuole abbandonate.
Tali investimenti sono giustificati da manifestazioni d’intento, scritte, indirizzate al Comune da parte di imprese che, subordinando le loro attività di recupero alla costruzione della cabinovia, vogliono investire sul territorio. A questi si aggiungono progetti del Comune volti a dare risposte di tipo turistico sul territorio il tutto raccolto in schede nel volume denominato “libro bianco” e visitabile sul sito del Comune di Pontebba, il volume ha lo scopo di prevedere le ricadute sul territorio e in tal senso si evince che tutte le attività prevedono a regime la creazione di 200 posti di lavoro e di 800 posti letto.
Infatti non si può ignorare il fatto che il beneficio del buon esito del project financing consiste anche nel consentire il recupero di edifici e aree attualmente abbandonate quali:
  • edifici e area ex caserma Bertolotti (20.000 mq);
  • edifici (da demolire) e area ex Caserma Zanibon (25.000 mq);
  • edifici e area ex caserma Fantina (15.000 mq);
  • edificio ex casermetta Tratten;
  • area (da bonificare) ex scalo ferroviario e smistamento merci, dimesso nel 1996 (100.000 mq);
  • edificio ex scuola media e altre strutture.
Un totale di 38 mln € che saranno investiti sul territorio nel caso si desse il via alla costruzione dell'impianto.

COSTRUZIONI IN QUOTA
Non sono previste nuove costruzioni in quota ma il solo recupero di quelle esistenti come: il “Fortino dell’amicizia”, la ex Caserma della Finanza (ultimamente acquistata dal Comune) e la casermetta Tratten (posizionata dopo Gamischen prima del primo ponte sul Rio Bombaso).



CONSIDERAZIONI GENERALI A SOSTEGNO DEL PROGETTO

INVESTIMENTO PRAMOLLO
Non è corretto ritenere che l'impianto servirà a portare soldi in Austria perché questo è proprio ciò che avviene oggi (per il fatto che manca la ricettività). Anzi si tratterebbe all'opposto di sfruttare un moderno polo sciistico austriaco per attivare l'economia dal versante italiano. C'è un enorme potenziale da sviluppare rappresentato proprio dal turista italiano che rappresenta solo il 4% del totale.

INTERVENTO DEI PRIVATI
Sul Progetto Pramollo gli imprenditori hanno già investito e altri stanno aspettando per investire.
Le manifestazioni di interesse sono state presentate al Comune di Pontebba.

NECESSITÀ TERRITORIALI
La nostra vallata è un'area svantaggiata e non si vedono alternative per lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro.

IL COMUNE DI PONTEBBA HA DIMOSTRATO CHE:
  • c’è la ricaduta economica per il territorio;
  • c’è il rientro dell’investimento in favore della Regione FVG grazie alle compartecipazioni tributarie;
  • la questione parcheggi è superabile attraverso le varie soluzioni dell’accordo di programma con RFI, affitto delle aree oppure, in extremis, con l’esproprio, ma occorre la dichiarazione di pubblico interesse da parte della Regione;
  • c’è la condivisione del progetto manifestata dagli altri Comuni di Chiusaforte, Dogna, Malborghetto Valbruna e Tarvisio.


I 40 anni di storia del "Progetto Pramollo"



La fotografia riprodotta è tratta dal testo edito nel dicembre 1971, intitolato “Tarvisiano e Val Canale”, a cura dell’Ente Nazionale Tre Venezie.
Le finalità della pubblicazione erano sostanzialmente due :
  • diffondere tra la popolazione la conoscenza delle vicende storiche della zona
  • provocare “rinnovata attenzione per i problemi del comprensorio, sollecitando nuove iniziative volte a darvi soluzione”.
Lo studio redatto allora da due professionisti , riassunto nel titolo “Idee per lo sviluppo economico e per un adeguato assetto territoriale della Val Canale e Canal del Ferro” individua nel territorio tre ruoli economici per una corretta politica di sviluppo.
Tra questi un “ruolo internazionale di contiguità” che si può esplicare concretamente con la “valorizzazione coordinata, con gli altri stati, dei sistemi turistici sulle zone montane di confine” e “nel creare una molteplicità di motivi di attrazione turistica, con offerta di servizi a carattere trinazionale (italiano tedesco e slavo).
Una prospettiva di estremo interesse – si diceva allora - è un inizio di collaborazione che la Regione FVG sta intrattenendo con le Amministrazioni pubbliche delle regioni confinanti per la realizzazione di un sistema integrato di impianti che valorizzino rispettivamente il gruppo del Canin e la zona di Passo Pramollo.
Questi sono i temi di cui si dibatte da ben 40 anni, che vertono sullo sviluppo del versante italiano di Passo Pramollo come fonte di sviluppo per l’intera vallata della Val Canale e Canal del Ferro.
Nel dicembre 1999 la regione FVG approvò il nuovo Piano Regionale di Sviluppo per il triennio 2ooo-2oo2 che, nel Settore 2 del Documento, dedicato allo sviluppo e al sostegno della montagna, prevedeva la compartecipazione della Regione alle società di Gestione costituite per lo sviluppo dei comprensori sciistici di Tarvisio e di Passo Pramollo, prevista in 2 miliardi di Lire.
Nel giugno 2ooo lo studio Trevers dal titolo “Documento di programmazione e di indirizzo per il Canal del Ferro e la Val Canale” redatto su incarico dell’Amministrazione regionale, con la collaborazione di un gruppo di lavoro appositamente incaricato, mette in rilievo che “l’arrocamento Pontebba – Pramollo (allora Studena - Pramollo) è un progetto estremamente “interessante ai fini dello sviluppo turistico della valle, in quanto in grado di attivare flussi di turismo stanziale a Pontebba e in Val Canale”. Ed ancora “a livello di area vasta le iniziative più rilevanti, sia come fattibilità immediata che come ricadute territoriali, sono dunque la telecabine del Lussari e l’arrocamento Studena – Pramollo”.
Nella relazione conclusiva dello studio si legge: “Le scelte forti da noi individuate, funzionali ad una politica di sviluppo, sono le seguenti: turismo intensivo: e’ praticabile nel territorio di fondovalle della Val Canale – Vla Saisera- Sella Nevea e a Passo Pramollo...”
“Gli effetti attesi sull’economia locale e la localizzazione territoriale di tali effetti potrebbero essere così immaginati :
  • Incremento generalizzato della domanda di servizi turistici, con particolare riguardo alle strutture ricettive, ai pubblici esercizi ed al commercio.
  • affermazione di Pontebba come centro di servizi per il turismo di giornata e come centro di turismo stanziale, invernale ed estivo…”

A dicembre 2002 il Consiglio regionale ha approvato il Piano Regionale di Sviluppo 2003 – 2005, in cui dopo aver analizzato il quadro economico e politico della regione ed i temi dello sviluppo, si illustrano le scelte finanziarie per il triennio 2003 -2005, il riepilogo del programma e le schede illustrative del programma.
Le schede forniscono, per ciascun programma ed intervento, il quadro delle risorse a disposizione per il triennio: nella scheda MONTAGNA al programma Promozione economica e turistica e sviluppo Servizi, al punto 3. STRUTTURE E INFRASTRUTTURE TURISTICHE si cita testualmente, tra gli altri interventi, “la compartecipazione a società costituite per lo sviluppo e la gestione dei comprensori sciistici di Pramollo e del Tarvisiano.”
Nella Legge 23.01.2007 n° 1 (legge finanziaria 2007) pubblicata sul BUR dd 02/02/2007 (S.O. n° 4 al B.U.R. n° 5 dd 31.01.2007) la Regione FVG, all’art 7 (SVILUPPO ECONOMICO) ai commi 105 -106 -107 approva quanto riportato testualmente:
105. Nel quadro delle azioni strategiche volte allo sviluppo dell'economia montana, e ad accrescere e rafforzare le reti e le relazioni transfrontaliere, in attuazione del Protocollo di Programma integrato sottoscritto con il Land della Carinzia, l'Amministrazione regionale e' autorizzata a concorrere alla realizzazione del progetto relativo agli interventi infrastrutturali volti alla valorizzazione turistica del versante italiano del comprensorio Pramollo - Nassfeld.
106. Il concorso della Regione di cui al comma 105 avviene mediante finanziamento pluriennale nella misura massima di 2 milioni di euro annui, per un periodo non superiore a venti anni, a titolo di prezzo nell'ambito del project financing di cui all'avviso indicativo emanato per la realizzazione e gestione di un impianto di collegamento a fune fra Pontebba e il comprensorio sciistico di Pramollo - Nassfeld e la valorizzazione turistica dell'area.
107. Per le finalità previste dal comma 105 e' autorizzato il limite di impegno ventennale di 2 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2008….
Sul B.U.R. n° 4 dd 28 gennaio 2009 viene pubblicato l’avviso indicativo di Project Financing per la realizzazione e gestione di un impianto di collegamento a fune tra Pontebba e il comprensorio sciistico di Pramollo – Nassfeld e valorizzazione turistica dell’area.

Con la pubblicazione dell’ avviso, il collegamento funiviario tra Pontebba e Passo Pramollo viene quindi affrontato con un approccio nuovo : il progetto infatti prevede un intervento pubblico privato in cui la Regione interviene per un periodo di 20 anni con un importo annuale, certamente non irrilevante, mentre il progetto viene realizzato da privati che provvedono alla gestione ed alla manutenzione degli impianti.
La proposta di Project Financing è stata presentata; la commissione tecnica regionale, appositamente incaricata, sta valutando la proposta.
L’Amministrazione Regionale dovrà esprimersi in merito al pubblico interesse.

I vari studi commissionati per lo sviluppo del territorio hanno ampiamente evidenziato le positive ricadute, per l’intera Val Canale, dello sviluppo del versante italiano del Passo Pramollo, di cui la realizzazione della funivia costituisce il motore trainante.
L’infrastruttura in progetto è il motore che permette di ripartire :

  • non vi sono investimenti immobiliari invasivi a monte
  • si incentiva l’investimento a valle per la realizzazione di strutture ricettive fondamentali per ospitare i turisti stanziali
  • si riqualificano i fabbricati esistenti in grave stato di degrado e di abbandono disseminati sul territorio comunale che non avrebbero altrimenti alcuna possibilità di riqualificazione
  • Il sistema turistico del Tarvisiano diverrebbe un sistema articolato di centri tra loro connessi in grado di ospitare nella stagione turistica, sia estiva che invernale, un rilevante numero di presenze e di offrire in inverno un comprensorio sciistico vario e vasto unico in Europa.
  • varietà dei rilievi e bellezza dei luoghi, disponibilità di vallate di elevato livello paesaggistico, rapidità dei collegamenti stradali e ferroviari a livello internazionale, sono tutti motivi che valorizzano il comprensorio della Val Canale e Canal del Ferro.
  • si verrà a formare una classe imprenditoriale turistica, radicata nel territorio, composta di personale adatto e preparato e le giovani energie vi troveranno finalmente ragioni di attrazione, limitando lo spopolamento ed il calo demografico drammatico.
  • saremo in grado di rovesciare le tendenze regressive in atto, vedremo i nostri paesi popolati, le persone attive, le case abitate.
  • in un’economia integrata continueremo a svolgere il ruolo di difesa idrogeologica del suolo, che nasce da esigenze di utilità pubblica generale , in quanto comprende gli interessi diretti di tutta la popolazioni a valle, fino allo sbocco al mare delle acque dell’ampio bacino del Fella.

Il presente di Pontebba è sotto gli occhi di tutti e presto descritto: le vicende degli ultimi 20 anni, (chiusura delle caserme, apertura dei confini e ingresso dei paesi vicini e non nella comunità europea, trasferimento a Cervignano dello scalo ferroviario, chiusura di gran parte delle attività a servizio degli scambi internazionali ) hanno determinato la massiccio riduzione della popolazione residente, l’esodo dei giovani, l’ invecchiamento della base demografica, l’appiattimento culturale. Disseminati sul territorio comunale, in buona parte espropriato in passato dai vari enti a servizio di opere infrastrutturali che hanno determinato un impatto negativo sull’ambiente, vi sono caserme vuote e fatiscenti, magazzini chiusi, edifici destinati a residenza dei dipendenti delle ferrovie in parte rivenduti ed in parte non occupati, edifici destinati a personale dell’esercito in totale stato di abbandono; il piazzale della ferrovia, in precedenza occupato da file di binari, ora è un piazzale di sterpaglie di cui nessuno più si occupa.
L’amministrazione regionale ha già dimostrato di essere attenta e ben consapevole delle difficoltà socio economiche del territorio in esame, inserendo l’area della Val Canale Canal del Ferro tra le aree in difficoltà oggetto di monitoraggio e report trimestrale da parte dell’Agenzia Regionale del lavoro.
In conseguenza dell’approvazione del project financing, le opere che saranno intraprese da parte degli investitori privati per realizzare i vari interventi (costruzione del collegamento funiviario, realizzazione di strutture ricettive) determineranno già per la regione un introito immediato in termini di ricadute fiscali.
Di recente abbiamo ricevuto dalla Regione FVG un pieghevole “una regione molto speciale” in cui ci viene ricordato che il 91% dell’I.V.A. pagata in regione resta qui, il 60% dell’Irpef versato in regione resta qui, il 45% dell’Ires versata in Regione resta qui. Entreranno quindi nelle casse della nostra Regione, non appena il progetto partirà, entrate fiscali quantificabili e non trascurabili.
Con la delibera della Giunta Regionale n° 575 del 31.03.2011, si decide di ricapitalizzare la società Promotur “tenuto conto dell’importanza strategica che la società stessa riveste per il tessuto socio economico e occupazionale dell’area montana regionale e della necessità di garantire che la società possa continuare a svolgere il servizio di pubblico interesse affidatole, anche al fine di perseguire l’obiettivo di realizzare il programma di investimenti approvato dalla Regione”.
Vorremmo che l’Amministrazione regionale valuti di pubblico interesse anche il progetto relativo al Passo Pramollo, con la coerenza di quell’azione politica volta a costruire per la nostra regione un futuro, promuovendo sviluppo e occupazione, con la partecipazione responsabile di tutti i suoi cittadini.
Noi siamo pronti ad impegnarci per essere promotori del nostro sviluppo.
Sul rinnovato sito della Regione, nella sezione Ambiente e Territorio, cliccando sulla voce “Montagna” , si apre una pagina in cui si legge :
“Centosette Comuni montani ospitano più di 216000 abitanti in quasi cinquemila chilometri quadrati.
La montagna non è solo cifre: è soprattutto un luogo da amare che ha conservato la memoria storica dell'attività dell'uomo, delle sue migrazioni e dell'intimo legame con la propria terra e le proprie radici, è
testimone e custode della ricchezza di biodiversità della nostra regione.
Proprio per questo è grande l'impegno per uno sviluppo equilibrato, che valorizzi e promuova chi in
montagna vive, nel rispetto del contesto naturale.
L'integrità della montagna non è solo garanzia di benessere e salute: è soprattutto prevenzione contro il degrado del suolo, che costituisce una minaccia non solo per le zone montane, ma anche per le terre di pianura.”
Vogliamo credere che sia veramente così.

Il comitato per lo sviluppo della Valcanale e Canal del Ferro

Bibliografia :
Tarvisiano e Val Canale – Ente Nazionale Tre Venezie
Documento di programmazione e di indirizzo per il Canal del Ferro e per la Val Canale – Regione FVG
Sito internet : www.regione.fvg.it