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lunedì 23 maggio 2011

I 40 anni di storia del "Progetto Pramollo"



La fotografia riprodotta è tratta dal testo edito nel dicembre 1971, intitolato “Tarvisiano e Val Canale”, a cura dell’Ente Nazionale Tre Venezie.
Le finalità della pubblicazione erano sostanzialmente due :
  • diffondere tra la popolazione la conoscenza delle vicende storiche della zona
  • provocare “rinnovata attenzione per i problemi del comprensorio, sollecitando nuove iniziative volte a darvi soluzione”.
Lo studio redatto allora da due professionisti , riassunto nel titolo “Idee per lo sviluppo economico e per un adeguato assetto territoriale della Val Canale e Canal del Ferro” individua nel territorio tre ruoli economici per una corretta politica di sviluppo.
Tra questi un “ruolo internazionale di contiguità” che si può esplicare concretamente con la “valorizzazione coordinata, con gli altri stati, dei sistemi turistici sulle zone montane di confine” e “nel creare una molteplicità di motivi di attrazione turistica, con offerta di servizi a carattere trinazionale (italiano tedesco e slavo).
Una prospettiva di estremo interesse – si diceva allora - è un inizio di collaborazione che la Regione FVG sta intrattenendo con le Amministrazioni pubbliche delle regioni confinanti per la realizzazione di un sistema integrato di impianti che valorizzino rispettivamente il gruppo del Canin e la zona di Passo Pramollo.
Questi sono i temi di cui si dibatte da ben 40 anni, che vertono sullo sviluppo del versante italiano di Passo Pramollo come fonte di sviluppo per l’intera vallata della Val Canale e Canal del Ferro.
Nel dicembre 1999 la regione FVG approvò il nuovo Piano Regionale di Sviluppo per il triennio 2ooo-2oo2 che, nel Settore 2 del Documento, dedicato allo sviluppo e al sostegno della montagna, prevedeva la compartecipazione della Regione alle società di Gestione costituite per lo sviluppo dei comprensori sciistici di Tarvisio e di Passo Pramollo, prevista in 2 miliardi di Lire.
Nel giugno 2ooo lo studio Trevers dal titolo “Documento di programmazione e di indirizzo per il Canal del Ferro e la Val Canale” redatto su incarico dell’Amministrazione regionale, con la collaborazione di un gruppo di lavoro appositamente incaricato, mette in rilievo che “l’arrocamento Pontebba – Pramollo (allora Studena - Pramollo) è un progetto estremamente “interessante ai fini dello sviluppo turistico della valle, in quanto in grado di attivare flussi di turismo stanziale a Pontebba e in Val Canale”. Ed ancora “a livello di area vasta le iniziative più rilevanti, sia come fattibilità immediata che come ricadute territoriali, sono dunque la telecabine del Lussari e l’arrocamento Studena – Pramollo”.
Nella relazione conclusiva dello studio si legge: “Le scelte forti da noi individuate, funzionali ad una politica di sviluppo, sono le seguenti: turismo intensivo: e’ praticabile nel territorio di fondovalle della Val Canale – Vla Saisera- Sella Nevea e a Passo Pramollo...”
“Gli effetti attesi sull’economia locale e la localizzazione territoriale di tali effetti potrebbero essere così immaginati :
  • Incremento generalizzato della domanda di servizi turistici, con particolare riguardo alle strutture ricettive, ai pubblici esercizi ed al commercio.
  • affermazione di Pontebba come centro di servizi per il turismo di giornata e come centro di turismo stanziale, invernale ed estivo…”

A dicembre 2002 il Consiglio regionale ha approvato il Piano Regionale di Sviluppo 2003 – 2005, in cui dopo aver analizzato il quadro economico e politico della regione ed i temi dello sviluppo, si illustrano le scelte finanziarie per il triennio 2003 -2005, il riepilogo del programma e le schede illustrative del programma.
Le schede forniscono, per ciascun programma ed intervento, il quadro delle risorse a disposizione per il triennio: nella scheda MONTAGNA al programma Promozione economica e turistica e sviluppo Servizi, al punto 3. STRUTTURE E INFRASTRUTTURE TURISTICHE si cita testualmente, tra gli altri interventi, “la compartecipazione a società costituite per lo sviluppo e la gestione dei comprensori sciistici di Pramollo e del Tarvisiano.”
Nella Legge 23.01.2007 n° 1 (legge finanziaria 2007) pubblicata sul BUR dd 02/02/2007 (S.O. n° 4 al B.U.R. n° 5 dd 31.01.2007) la Regione FVG, all’art 7 (SVILUPPO ECONOMICO) ai commi 105 -106 -107 approva quanto riportato testualmente:
105. Nel quadro delle azioni strategiche volte allo sviluppo dell'economia montana, e ad accrescere e rafforzare le reti e le relazioni transfrontaliere, in attuazione del Protocollo di Programma integrato sottoscritto con il Land della Carinzia, l'Amministrazione regionale e' autorizzata a concorrere alla realizzazione del progetto relativo agli interventi infrastrutturali volti alla valorizzazione turistica del versante italiano del comprensorio Pramollo - Nassfeld.
106. Il concorso della Regione di cui al comma 105 avviene mediante finanziamento pluriennale nella misura massima di 2 milioni di euro annui, per un periodo non superiore a venti anni, a titolo di prezzo nell'ambito del project financing di cui all'avviso indicativo emanato per la realizzazione e gestione di un impianto di collegamento a fune fra Pontebba e il comprensorio sciistico di Pramollo - Nassfeld e la valorizzazione turistica dell'area.
107. Per le finalità previste dal comma 105 e' autorizzato il limite di impegno ventennale di 2 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2008….
Sul B.U.R. n° 4 dd 28 gennaio 2009 viene pubblicato l’avviso indicativo di Project Financing per la realizzazione e gestione di un impianto di collegamento a fune tra Pontebba e il comprensorio sciistico di Pramollo – Nassfeld e valorizzazione turistica dell’area.

Con la pubblicazione dell’ avviso, il collegamento funiviario tra Pontebba e Passo Pramollo viene quindi affrontato con un approccio nuovo : il progetto infatti prevede un intervento pubblico privato in cui la Regione interviene per un periodo di 20 anni con un importo annuale, certamente non irrilevante, mentre il progetto viene realizzato da privati che provvedono alla gestione ed alla manutenzione degli impianti.
La proposta di Project Financing è stata presentata; la commissione tecnica regionale, appositamente incaricata, sta valutando la proposta.
L’Amministrazione Regionale dovrà esprimersi in merito al pubblico interesse.

I vari studi commissionati per lo sviluppo del territorio hanno ampiamente evidenziato le positive ricadute, per l’intera Val Canale, dello sviluppo del versante italiano del Passo Pramollo, di cui la realizzazione della funivia costituisce il motore trainante.
L’infrastruttura in progetto è il motore che permette di ripartire :

  • non vi sono investimenti immobiliari invasivi a monte
  • si incentiva l’investimento a valle per la realizzazione di strutture ricettive fondamentali per ospitare i turisti stanziali
  • si riqualificano i fabbricati esistenti in grave stato di degrado e di abbandono disseminati sul territorio comunale che non avrebbero altrimenti alcuna possibilità di riqualificazione
  • Il sistema turistico del Tarvisiano diverrebbe un sistema articolato di centri tra loro connessi in grado di ospitare nella stagione turistica, sia estiva che invernale, un rilevante numero di presenze e di offrire in inverno un comprensorio sciistico vario e vasto unico in Europa.
  • varietà dei rilievi e bellezza dei luoghi, disponibilità di vallate di elevato livello paesaggistico, rapidità dei collegamenti stradali e ferroviari a livello internazionale, sono tutti motivi che valorizzano il comprensorio della Val Canale e Canal del Ferro.
  • si verrà a formare una classe imprenditoriale turistica, radicata nel territorio, composta di personale adatto e preparato e le giovani energie vi troveranno finalmente ragioni di attrazione, limitando lo spopolamento ed il calo demografico drammatico.
  • saremo in grado di rovesciare le tendenze regressive in atto, vedremo i nostri paesi popolati, le persone attive, le case abitate.
  • in un’economia integrata continueremo a svolgere il ruolo di difesa idrogeologica del suolo, che nasce da esigenze di utilità pubblica generale , in quanto comprende gli interessi diretti di tutta la popolazioni a valle, fino allo sbocco al mare delle acque dell’ampio bacino del Fella.

Il presente di Pontebba è sotto gli occhi di tutti e presto descritto: le vicende degli ultimi 20 anni, (chiusura delle caserme, apertura dei confini e ingresso dei paesi vicini e non nella comunità europea, trasferimento a Cervignano dello scalo ferroviario, chiusura di gran parte delle attività a servizio degli scambi internazionali ) hanno determinato la massiccio riduzione della popolazione residente, l’esodo dei giovani, l’ invecchiamento della base demografica, l’appiattimento culturale. Disseminati sul territorio comunale, in buona parte espropriato in passato dai vari enti a servizio di opere infrastrutturali che hanno determinato un impatto negativo sull’ambiente, vi sono caserme vuote e fatiscenti, magazzini chiusi, edifici destinati a residenza dei dipendenti delle ferrovie in parte rivenduti ed in parte non occupati, edifici destinati a personale dell’esercito in totale stato di abbandono; il piazzale della ferrovia, in precedenza occupato da file di binari, ora è un piazzale di sterpaglie di cui nessuno più si occupa.
L’amministrazione regionale ha già dimostrato di essere attenta e ben consapevole delle difficoltà socio economiche del territorio in esame, inserendo l’area della Val Canale Canal del Ferro tra le aree in difficoltà oggetto di monitoraggio e report trimestrale da parte dell’Agenzia Regionale del lavoro.
In conseguenza dell’approvazione del project financing, le opere che saranno intraprese da parte degli investitori privati per realizzare i vari interventi (costruzione del collegamento funiviario, realizzazione di strutture ricettive) determineranno già per la regione un introito immediato in termini di ricadute fiscali.
Di recente abbiamo ricevuto dalla Regione FVG un pieghevole “una regione molto speciale” in cui ci viene ricordato che il 91% dell’I.V.A. pagata in regione resta qui, il 60% dell’Irpef versato in regione resta qui, il 45% dell’Ires versata in Regione resta qui. Entreranno quindi nelle casse della nostra Regione, non appena il progetto partirà, entrate fiscali quantificabili e non trascurabili.
Con la delibera della Giunta Regionale n° 575 del 31.03.2011, si decide di ricapitalizzare la società Promotur “tenuto conto dell’importanza strategica che la società stessa riveste per il tessuto socio economico e occupazionale dell’area montana regionale e della necessità di garantire che la società possa continuare a svolgere il servizio di pubblico interesse affidatole, anche al fine di perseguire l’obiettivo di realizzare il programma di investimenti approvato dalla Regione”.
Vorremmo che l’Amministrazione regionale valuti di pubblico interesse anche il progetto relativo al Passo Pramollo, con la coerenza di quell’azione politica volta a costruire per la nostra regione un futuro, promuovendo sviluppo e occupazione, con la partecipazione responsabile di tutti i suoi cittadini.
Noi siamo pronti ad impegnarci per essere promotori del nostro sviluppo.
Sul rinnovato sito della Regione, nella sezione Ambiente e Territorio, cliccando sulla voce “Montagna” , si apre una pagina in cui si legge :
“Centosette Comuni montani ospitano più di 216000 abitanti in quasi cinquemila chilometri quadrati.
La montagna non è solo cifre: è soprattutto un luogo da amare che ha conservato la memoria storica dell'attività dell'uomo, delle sue migrazioni e dell'intimo legame con la propria terra e le proprie radici, è
testimone e custode della ricchezza di biodiversità della nostra regione.
Proprio per questo è grande l'impegno per uno sviluppo equilibrato, che valorizzi e promuova chi in
montagna vive, nel rispetto del contesto naturale.
L'integrità della montagna non è solo garanzia di benessere e salute: è soprattutto prevenzione contro il degrado del suolo, che costituisce una minaccia non solo per le zone montane, ma anche per le terre di pianura.”
Vogliamo credere che sia veramente così.

Il comitato per lo sviluppo della Valcanale e Canal del Ferro

Bibliografia :
Tarvisiano e Val Canale – Ente Nazionale Tre Venezie
Documento di programmazione e di indirizzo per il Canal del Ferro e per la Val Canale – Regione FVG
Sito internet : www.regione.fvg.it

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